Prima di Jacopo de' Barbari l'immagine di Venezia nel Rinascimento ha trovato la miglior rappresentazione nella Civitas Veneciarum di Erhard Reuwich del 1486.
Anche quest'opera ha avuto un ruolo importante nel percorso espositivo chiamato A volo d'uccello: Jacopo de' Barberi e le rappresentazioni di città nell'Europa del Rinascimento, presso il Museo Correr (20 novembre 1999/ 27 febbraio 2000).
Si tratta di una xilografia in quattro fogli, di cm 30x163,5 (aperto alla veduta).
Seguono due versioni, la prima proveniente dalla Marciana, la seconda da Wiki.
La policromia della seconda versione rientra nella tradizione nordica dell'incisione.
Civitas Veneciarum proviene da un opuscolo per pellegrini al Santo Sepolcro, opera del canonico tedesco Bernardus de Breydenbach, che portò a termine il viaggio in compagnia dell'incisore Erhard Reuwich di Utrecht in veste di "fotoreporter", con il quale fece tappa a Venezia nel 1483, mentre il libro fu pubblicato a Magonza nel 1486. Questo il titolo dell'opera:
Sanctarum peregrinationum in Montem Syon ad venerandum Christi sepulchrum in Jerusalem atque in montem Synai ad divam virginem et martyrem Katherinam opusculum, comunemente conosciuta come Peregrinatio in Terram Sanctam.
Civitas Veneciarum in occasione della mostra di cui sopra è stata ridenominata Venezia fantastica e reale, perchè in parte è opera di fantasia, come i colli retrostanti la città, ma la rappresentazione degli edifici è molto realistica.
Lo scopo di questa ricerca è una ricostruzione dell'immagine di Venezia nel Rinascimento, per descrivere, e non immaginare, il tempo e il luogo in cui è vissuta Irene da Spilimbergo, 1540 - 1549.
Anche quest'opera ha avuto un ruolo importante nel percorso espositivo chiamato A volo d'uccello: Jacopo de' Barberi e le rappresentazioni di città nell'Europa del Rinascimento, presso il Museo Correr (20 novembre 1999/ 27 febbraio 2000).
Si tratta di una xilografia in quattro fogli, di cm 30x163,5 (aperto alla veduta).
Seguono due versioni, la prima proveniente dalla Marciana, la seconda da Wiki.
La policromia della seconda versione rientra nella tradizione nordica dell'incisione.
Civitas Veneciarum proviene da un opuscolo per pellegrini al Santo Sepolcro, opera del canonico tedesco Bernardus de Breydenbach, che portò a termine il viaggio in compagnia dell'incisore Erhard Reuwich di Utrecht in veste di "fotoreporter", con il quale fece tappa a Venezia nel 1483, mentre il libro fu pubblicato a Magonza nel 1486. Questo il titolo dell'opera:
Sanctarum peregrinationum in Montem Syon ad venerandum Christi sepulchrum in Jerusalem atque in montem Synai ad divam virginem et martyrem Katherinam opusculum, comunemente conosciuta come Peregrinatio in Terram Sanctam.
Civitas Veneciarum in occasione della mostra di cui sopra è stata ridenominata Venezia fantastica e reale, perchè in parte è opera di fantasia, come i colli retrostanti la città, ma la rappresentazione degli edifici è molto realistica.
Lo scopo di questa ricerca è una ricostruzione dell'immagine di Venezia nel Rinascimento, per descrivere, e non immaginare, il tempo e il luogo in cui è vissuta Irene da Spilimbergo, 1540 - 1549.
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