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Nel XVI sec. a Venezia era presente una vasta comunità ebraica che contribuiva attivamente allo sviluppo della città,;la Venezia dei ghetti e dei mercanti, dei
prestasoldi in Rialto, ma anche quella delle fiorenti industrie di stamperie e delle Accademie, circoli in cui, dai tempi di Aldo Manuzio, gli intellettuali si riunivano per perseguire la conoscenza in tutti i suoi aspetti.

Shylock, l'Ebreo Veneziano di Shakespeare

Shylock è un usuraio, che presta denaro ad interesse a Rialto e abita in una delle
anguste case che si affastellano nell’isola del Ghetto, con i suoi palazzi alti fino a nove piani a causa dell’alto tasso di immigrazione, mentre nel resto della città le case non superavano i tre o quattro piani.




Alcuni studiosi ritengono credibile che Shakespeare conoscesse bene la vita degli Ebrei di Venezia; una prova della verosimiglianza storica, o perlomeno della credibilità, del personaggio Shylock sarebbe costituito dalla somma che presta ad Antonio.

I tremila ducati coincidono infatti con una somma contestata in un processo di usura tenuto a Venezia tra il 1567 e il 1568 che coinvolgeva anche una ricca e famosa famiglia di mercanti ebrei, i Ribeira.





Però non dobbiamo aspettarci una puntuale aderenza all’ambientazione storica nel Mercante, perché non è quella che Shakespeare cerca; la scelta di Venezia come ambientazione della commedia è strumentale : “Italy became important  to the English dramatists only when ‘Italy’ was revealed as an aspect of England”, specchio dei molteplici conflitti tra società feudale ed economia protocapitalista; legge mosaica, legge cristiana e legge di mercato.






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