Venezia Capitale della Stampa nel XV e XVI secolo

Libri antichi e rari stampati in Italia nel XV e XVI secolo 

STAMPA RARISSIMA
Belgrado 2005

Venezia Capitale della Stampa nel XV e XVI secolo



Nell’ambito delle manifestazioni della “V Settimana della lingua e della cultura italiana nel mondo”, che si tiene ogni anno nell’ultima settimana di ottobre, la Biblioteca universitaria “Svetozar Marković”di Belgrado in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, ha allestito un’esposizione di libri antichi e rari stampati in Italia nel XV e XVI secolo.

Tutti gli incunaboli - volumi stampati nel XV secolo - presenti in questa esposizione sono stati pubblicati a Venezia che fu città-guida nell’arte della stampa fin dal 1469, quando vi cominciò a funzionare la prima tipografia, fino alla fine del XV secolo.

Venetia '500
Venetia

Nella città lavoravano infatti oltre centocinquanta tipografi giunti da ogni parte d’Europa e vi furono pubblicati circa quattromila volumi, una produzione superiore a quella di qualsiasi altra città europea; i libri erano editi in diverse lingue e caratteri, e spaziavano in tutti i campi di interesse del cittadino europeo colto – teologia, filosofia, storia, diritto, letteratura, astronomia.

L’incunabolo più antico in questa esposizione, pubblicato nel 1476 contiene un’opera di Tommaso d’Aquino (1226 – 1274), intitolata Questiones de duodecim quodlibit. Il libro è un esemplare raro, eccezionalmente bello e in buono stato; la copertina è in legno, ma rivestita in pelle. Le iniziali e le singole lettere all’interno del libro sono miniate a mano con inchiostro rosso e azzurro.


Tommaso d'Aquino Incunabolo 1476
Aquinas Thomas
Hyginii Poeticon astronomicon-Questiones de duodecim quodlibet


Le prime edizioni a stampa non hanno il frontespizio con il titolo, il nome dell’autore, il luogo e l’anno, come avveniva per i manoscritti; tali dati si trovano invece in una postilla alla fine del testo, detta colofon. Insieme all’anno viene, di tanto in tanto, indicata anche l’esatta data di stampa: ad esempio, la data 7 giugno è riportata come mensis Iunii die septima.

I due incunaboli successivi dal punto di vista cronologico, presenti nella mostra, furono editi nel 1483.

Nel XVI secolo l’aspetto dei libri muta gradualmente. Viene loro aggiunto il frontespizio e, nonostante la lingua latina sia ancora presente, vengono pubblicate sempre più spesso opere in italiano.

I libri vengono anche tradotti in italiano, “in buona lingua volgare”, come è scritto nel libro di Flavio Biondi Roma ristaurata et Italia illustrata.Oltre a Venezia, indicata nei testi in diversi modi : Vinegia, Venetia, Vinetia– come luoghi di edizione si citano anche Bologna, Ferrara, Lucca, Pavia, Firenze, Roma, Brescia.


Firenze 1569
Fiorenza


Gli autori sono tra loro contemporaneiGiovanni Battista Adriani, Leandro Alberti, Pietro Bembo, Giambattista Cipelli, Ludovico Dolce, Marsilio Ficino, Paolo Giovio, Girolamo Muzio, Giovanni Battista Pigna, Serafino Razzi, Girolamo Ruscelli, Francesco Sansovino.

La maggior parte dei libri presenti nell’esposizione, così come pure due incunaboli, provengono dalla biblioteca personale di Miroslav Premru (1871 –1944). Il Ministero degli Affari Esteri riscattò nel 1926 a Roma una parte della collezione di questo noto bibliofilo e scienziato sloveno, nato a Gorizia, e la donò alla Biblioteca Universitaria di Belgrado.

Questa biblioteca possiede circa duemila volumi antichi e molto rari, scritti prevalentemente in latino e italiano, e rappresenta dunque una preziosa fonte per lo studio del Rinascimento e del periodo della Riforma.


Aldo Manuzio
Aldo Manuzio (1449-1515)

Famiglia Giunti
Famiglia Giunti


 Gabriel Giolito de Ferrari

Nel catalogo, dopo gli incunaboli, si trovano edizioni del XVI secolo di diversi stampatori, tra i quali i più famosi sono Aldo Manuzio, la famiglia Giunta e Giolito de Ferrari, ad esempio alcune opere di Ludovico Dolce ( 1508-1568), due di cui è autore, altre due di cui è traduttore, stampate da Giolito:

Vita dell'invitiss. e gloriosiss. imperador Carlo Quinto / discritta da Lodovico Dolce. – In Vinegia : appresso Gabriel Giolito de’Ferrari 1561.
Vita di Carlo Quinto imp. / descritta da Lodovico Dolce. – In Vinegia : appresso Gabriel Giolito di Ferrarii, 1567.
GREGORAS, Nikephoros (1292-1360)
Historie di Costantinopoli che segue l’historia di Niceta Aconiate, ... etc. / descritte da Neceforo Gregora ; tradotte da Lodovico Dolce. – In Vinetia : appreso Gabriel Gioliti di Ferrarii, 1569.
NICETAS, Acominatus (?-1216)
Historia de gl’imperatori greci : alla quale s’è aggiunta l’historia di Niceforo Gregora / descritta da Niceta ; amendue tradotte da M. Lodovico Dolce, et riscontrate co’testi greci, et migliorate da M. Agostino Ferentilli .  – In Vinetia : appresso Gabriel Giolito di Ferrari, 1569.
Source:http://www.unilib.rs/

Lo scopo di questa ricerca è una ricostruzione dell'immagine di Venezia nel Rinascimento, per descrivere, e non immaginare, il tempo e il luogo in cui è vissuta Irene da Spilimbergo, 1540 - 1549.

Nessun commento :

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...