SegnieSogni

Nell'articolo Benedetto Croce parla  di Dionigi Atanagi e della biografia di Irene  anteposta alla famosa raccolta di Rime come esempio di prosa bella, che ha avuto un alto indice di gradimento nel tempo presso lettori e letterati e che Croce stesso mostra di apprezzare, soprattutto per la freschezza del ritratto schizzato da Atanagi, non contaminato dalle pesantezze della ripetività e della retorica da cui sarebbe stato afflitto successivamente grazie a troppi compilatori di biografie e cataloghi che si sono ricopiati l'un l'altro a catena per secoli.

Lapidario il giudizio critico sull'opera :

Monumento vano all'intento di superare il dolore nella creazione di un'opera di bellezza, perchè esso, come tutte le raccolte consimili, nonostante le fatiche occorse per costruirlo, ha la vanità nell' assunto stesso, che porta al verseggiare di proposito e senza ispirazione. 

Appartiene alla serie infinita delle raccolte poetiche di occasione che in Italia e in tutta Europa si usarono per oltre tre secoli, fino a1l'Ottocento, quando vennero dileguando, e che sono documento insieme della troppa e della poca stima che si faceva della poesia, richiesta e voluta dappertutto come cosa bellissima, avvilita in quanto cosa richiesta e voluta dappertutto.

Assai benevolo invece con Atanagi biografo:

Ma la cosa bella del volume sono le poche pagine che vi premise 1' Atanagi, nelle quali narra la breve vita d' Irene di Spilimbergo e dà il ritratto di lei, se non sulla diretta conoscenza che egli ne ebbe, certamente attraverso le commosse parole e i minuti ricordi del Gradenigo.

Veramente in quelle pagine tutto converge nella rappresentazione della, cara creatura, forte e dolce, appassionata e severa, fervida di molteplice operosità e pronta a piegarsi alla morte, serenamente accogliendola.

L'articolo, molto lungo, tratteggia l'indole peculiare di Irene  evidente fin dall'infanzia, le doti caratteriali, la curiosità intellettuale, l'educazione liberale che le era consentita da una famiglia non solo nobile ma anche molto aperta.

Nella descrizione delle circostanze che l'hanno portata alla morte non si discosta dalla tradizione  che la vuole " morta per  la pittura " , però la sua idealizzazione è caratterizzata da un moderno lavoro di approfondimento psicologico.

Infine tratta anche la questione del famoso quadro attribuito in passato a Tiziano.

I problemi di attribuzione erano risolti da tempo ( ne parlerò in un' altra pagina):

 
Vedi tutte le pagine su Irene:
Irene da Spilimbergo

Alcune risorse Online:
La Critica - Sfoglia la Rivista
La Critica - Archivio
La Critica - Vol 41 (1943), XIX, 113 - 131
Croce, Benedetto - Sapere.it
Trattati d'amore del Cinquecento
Marxists.org/Croce
OnRead/Benedetto-Croce
Pagine sparse, raccolte da G. Castellano
Openlibrary/Benedetto_Croce
Giosuè Carducci - Studio critico
Wiki/Benedetto Croce
mediawiki/index
Biblioteca Digitale Italiana :  
la collana degli Scrittori d'Italia fondata da Benedetto Croce  e pubblicata dall'editore Laterza con il quale è stato siglato uno  specifico accordo per la pubblicazione in rete dei volumi.