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Sono note la suggestione e l'influenza esercitate dall'arte giapponese sugli artisti europei a cavallo del '900, ma devo dire che l'accostamento tra queste due opere mi ha veramente colpita, sia per il modo in cui Mary Cassat (1844 - 1926)è riuscita a riprodurre l'atmosfera silenziosa e sospesa, atemporale, del mondo di Koryûsai (operativo 1760 - 1790), sia per l'elaborazione personale del tema delle tre donne.
Link all'originale
Confrontarsi con un simile mostro sacro era veramente impegnativo, certamente l'opera di Koryûsai ha una stilizzazione ed una forza iconica ineguagliabili, per questo, credo, ne ha fatto un'altra cosa, più intimistica, diciamo pure più femminile anche, ma egualmente capace di suggerire, di alludere......il lato oscuro...... l'inconscio..era il tempo di Freud (1956 - 1939) e di Jung (1875 - 1961), non dimentichiamolo. Infine la tecnica incisoria di Koryusai mi sembra, da ignorante, superba; soprattutto ammiro l'uso del nero. Dovrò leggere questo.
Ho appena scoperto un blog di notevole qualità con una presentazione biografica di Mary Cassat ed un ritratto giovanile dell'artista, all'interno di questa pagina.
Mary Cassatt The Fitting Quarter ca. 1893
Isoda Koryûsai Ukifune of the Kanaya ca.1770
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Confrontarsi con un simile mostro sacro era veramente impegnativo, certamente l'opera di Koryûsai ha una stilizzazione ed una forza iconica ineguagliabili, per questo, credo, ne ha fatto un'altra cosa, più intimistica, diciamo pure più femminile anche, ma egualmente capace di suggerire, di alludere......il lato oscuro...... l'inconscio..era il tempo di Freud (1956 - 1939) e di Jung (1875 - 1961), non dimentichiamolo. Infine la tecnica incisoria di Koryusai mi sembra, da ignorante, superba; soprattutto ammiro l'uso del nero. Dovrò leggere questo.
Ho appena scoperto un blog di notevole qualità con una presentazione biografica di Mary Cassat ed un ritratto giovanile dell'artista, all'interno di questa pagina.
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