Il Cortegiano di Baldassar Castiglione ed il suo ruolo di catalizzatore culturale nella società veneziana della prima metà del '500 è raccontato in "Le fortune del Cortegiano. Baldassarre Castiglione e i percorsi del Rinascimento europeo The Fortunes of the Courtier" - 1995-di Peter Bourke, di cui è disponibile un'anteprima in Google Books).
La Dama Colta: Irene da Spilimbergo leggeva il Cortegiano
La prima edizione del Libro del Cortegiano di Castiglione fu pubblicata a Venezia presso Aldo Manuzio nella primavera del 1528 ( la prima versione risale all'anno1516)
Il libro ebbe un'accoglienza molto calorosa, dal momento che nel 500 ne uscirono ben 55 edizioni, a questa fortuna contribuì senz'altro quella che adesso chiameremmo la geolocalizzazione, ad es. due delle edizioni veneziane erano dedicate ai patrizi della città, Alvigi Giorgio (1538) e Giorgio Gradenigo (1565) , nonchè al suo essere piuttosto trasversale, il che favorì la sua diffusione a tutta la penisola.
Sono ben ottantanove gli italiani che hanno posseduto il libro tra il XVI e il XVII secolo! Non appartenevano tutti alle classi elevate , tra di loro vi erano alcuni della classe del Castiglione, non solo artisti e letterati ma anche avvocati e rappresentanti del clero. Erano uomini di lettere di nascita nobile Tasso ed Ariosto,di Ferrara, il Trissino, di Vicenza, altri di Siena e di Casale Monferrato. Il Dialogo di Castiglione affascinava anche lettori che non appartenevano alla nobiltà come il critico fiorentino Benedetto Varchi e lo scrittore Veneziano Francesco Sansovino, artisti come Rosso Fiorentino e Giorgio Vasari. Verso la fine del secolo la sua area di diffusione si estendeva fino alla Sicilia.
Anche Lodovico Dolce lo raccomandava alle signore, di sicuro lo lessero Vittoria Colonna, Isabella d'Este e Eleonora Gonzaga duchessa di Urbino.
"Più avanti, nel corso del secolo, apprendiamo che Irene di Spilimbergo, una nobildonna del Friuli, teneva una copia del Cortegiano come sua compagnia abituale, insieme a volumi di Petrarca e di Bembo. Non era probabilmente sola nelle sue preferenze. Benchè sia impossibile provare questa affermazione, penso che sia quanto mai probabile che il Cortegiano fosse letto molto dalle dame d'Italia, specialmente negli anni centrali del XVI secolo. E' ovviamente impossibile servirsi del consueto riscontro dei registri di biblioteca per supportare questa affermazione perchè gli inventari erano di solito a nome dei mariti, che erano anche i soli a scrivere il proprio nome sui libri."
Per giustificare questa asserzione sarà dunque necessario fare una piccola digressione e considerare la questione della "dama colta", realtà o artificio, concentrandosi sulla conoscenza delle "lettere" raccomandata alla dama di palazzo nel III libro, in altre parole sulle competenze letterarie in lingua volgare piuttosto che latina o greca.
Quanto era diffusa tale conoscenza delle lettere?Due antologie italiane della metà del XVI secolo erano interamente dedicate a produzioni letterarie femminili.
La prima era "Le lettere di molte degne signore" (1548)...la seconda "Versi vari di alcune nobili e valenti dame" (1559), che comprendeva cinquantatrè poetesse....A questa testimonianza possiamo aggiungere le scrittrici del XVI secolo menzionate nel Teatro delle dame di cultura (1620)... o rappresentate in un'antologia di poetesse, più di 400 dame in tutto, del XVIII secolo.Queste dame erano talvolta cortigiane, talaltra donne comuni, occasionalmente ebree e più spesso suore, ma la maggior parte erano nobildonne laiche. La lista dei loro nomi sembra l'appello delle famiglie nobili del tempo...
Un altro punto riguarda gli editori. L'antologia di lettere di donne fu pubblicata da Giolito di Venezia, l'editore che diede alle stampe la maggior parte delle edizioni del Cortegiano.Essa termina con le poesie di Dolce e di altri in onore delle "studiose e illustri dame" e delle loro "colte lettere". Giolito pubblicò anche i componimenti poetici di Tullia d'Aragona (1549) e di Vittoria Colonna (1552)
Wikisource contiene il testo completo di Il Cortegiano.
Le immagini pubblicate appartegono a Google Books e ne recano il marchio.
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