Il mito della Gheisha nel Giappone degli anni '30

Il mito della Gheisha nel Giappone degli anni '30. Quattro opere, due autori.
Kobayakawa Kiyoshi (1896-1948) e Hakuho Hirano (1879-1957).

l mito della Gheisha nel Giappone degli anni '30

Signore in Rosso

The Geisha Ichimaru by Kobayakawa Kiyoshi , 1933Revue by Kobayakawa Kiyoshi, 1932
The Geisha Ichimaru by Kobayakawa Kiyoshi , 1933 (published by Ensendo
Revue by Kobayakawa Kiyoshi, 1932 (published by Hasegawa) Shuurei Nihon 

Sebbene la maggior parte di queste stampe raffigurino donne giapponesi impegnate in occupazioni tradizionali femminili, Kiyoshi è notevole per la sua rappresentazione franca di una ragazza moderna. Raffigura una donna giapponese vestita in abiti occidentali alla moda e gioielli, che beve e fuma una sigaretta. La sua aria civettuola, lo sguardo sfocato e le guance arrossate indicano che è in stato di ebbrezza. Questa stampa è stata considerata abbastanza osé quando è stata pubblicata la prima volta.

Il collo, di spalle

Before Mirror by Hakuho Hirano , 1932 Summer Rain by Hakuho Hirano, 1936
Before Mirror by Hakuho Hirano , 1932 (published by Watanabe Shozaburo) 
Summer Rain, Beppu Hotsprings by Hakuho Hirano, 1936 (published by Watanabe Shozaburo) Shuurei Nihon

Come molti altri artisti bijin-ga , Hakuho ha ritratto belle donne giapponesi puntando l'attenzione su come si vestono od elaborano le loro acconciature . Tuttavia, nella maggior parte delle sue stampe, la donna è rappresentata di lato o di spalle, mentre il suo volto e le emozioni restano misteriosamente nascoste. Questa prospettiva insolita crea un'intimità voyeuristica. Sottolinea inoltre la parte posteriore del collo della donna, considerata erotica in Giappone. Le stampe di Hakuho , caratterizzate da linee eleganti, da colori tenui e da linee vorticose , rappresentano l'ideale di femminilità tradizionale giapponese.


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