"Madonna di Maniago" dal Friuli a Washington

image of Madonna and Child Dalla pagina dedicata alla Madonna and Child, alias "Madonna  di Maniago", della National Gallery of Art di Washington si apprende il percorso attraverso il quale tale opera proveniente dall'Italia, più precisamente dal Friuli, è arrivata alla NGA.
"The Virgin possesses the ethereal geometry of a Byzantine madonna...............seems removed from everyday existence"


Venduta dal Niccolò d'Attimis, Conte Maniago,  ai Duveen Brothers  nel 1916 (agente di transazione Olivotti), è stata poi offerta in vendita  nel 1920, insieme ad un'ampia collezione di pitture italiane, al collezionista Carl W.Hamilton, che però rifiutò l'acquisto restituendola l'anno dopo, per essere infine venduta nel 1937 alla Kress Foundation che l'ha donata alla NGA nel 1939. Vent'anni per trovare un compratore! La sua rara intensità spirituale evidentemente non aveva prezzo.




L'itinerario di quest'opera rappresenta un esempio dell'attività di acquisizione anche selvaggia di arte e cultura europea svoltasi negli Stati Uniti soprattutto a partire dagli anni '20 e '30, quando l' "America", una nazione giovane, priva di un retroterra storico, artistico e culturale radicato nei secoli (perlomeno come nazione "bianca")  aveva moltissimo denaro e l'Europa moltissima arte.

Joseph Duveen, il commerciante, figlio di immigrati ebreo-olandesi, Carl W.Hamilton, il figlio del bracciante divenuto petroliere, Samuel Kress , il maestrino, il cartolaio, figlio o nipote di immigrati tedesco-luterani, ecco tre dei protagonisti di questo imponente trasbordo di cultura dall'una all'altra sponda dell'Atlantico, certamente tre personaggi alla ricerca di una patente di nobiltà, ma soprattutto tre lungimiranti mecenati.

Lo stesso Niccolò d'Attimis, Conte Maniago, sempre ai Duveen Brothers nel 1909 aveva venduto i ritratti di Emilia ed Irene di Spilimbergo che successivamente erano passati in mano a Peter A.B.Widener, che li  ha lasciati in eredità alla National Gallery. Dalla Collezione Widener proviene anche The Feats of The Gods, pare donato con la clausola che non fosse mai prestato all'Italia.
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